Calcare : i Polifosfati Caldaia

Le caldaie a gas subiscono i danni dovuti alla formazione di calcare è l’applicazione di soluzioni per ridurre questi impegna molto i possessori di caldaie e i centri Tecnici come il nostro. I polifosfati caldaia sono una delle soluzioni, ma costituisce la più economica e quindi la più diffusa presso le abitazioni dei clienti. I polifosfati hanno pregi e difetti che pensiamo sia utile descrivervi con l’aiuto del nostro esperto Mirko.

Contro il calcare nella caldaia : Polifosfati

Il calcare è la bestia nera delle caldaia a gas domestiche perché la sua natura lo denota per un potere corrosivo di superfici metalliche e per serie capacità aggreganti da cui derivano le ostruzioni di condutture e scambiatore.

Il calcare, quindi, è causa di soli effetti negativi sia sulle componenti della caldaia che gestiscono l’acqua calda, sia su altre tipologie di elettrodomestici e sistemi casalinghi. Dove scorre acqua calda è certo che avrete gli effetti della formazione di calcare: rubinetti e lavandini, docce, lavatrice e lavastoviglie soffrono tutti di corrosione e ostruzioni.

I polifosfati per caldaia identificano la soluzione, oggi, forse più diffusa sul mercato. In realtà i polifosfati sono “la sostanza” contenuta in sistemi che vengono installati sulla rete idrica in ingresso alla caldaia. Un’azione di rilascio permette di agire ed impedire la formazione del calcare.

Filtri anticalcare e Polifosfati calcare

Il rapporto con un numero elevato di clienti e le numerose richieste di supporto tecnico che riceviamo ci aiutano ad elaborare alcune statistiche e ad analizzare i dati che ci provengono dall’assistenza. Così possiamo affermare che molti clienti, erroneamente, ci parlano o ci richiedono i filtri anticalcare.

Il prodotto che impiega i polifosfati per la caldaia non è un filtro e il calcare presente nell’acqua non viene filtrato: questi additivi vengono rilasciati nell’acqua che entra in circolo dentro la caldaia e non sciolgono il calcare, bensì evitano che calcio e magnesio leghino tra loro e precipitino intaccando tubature e superfici in ferro o alluminio.

Come agiscono i Polifosfati per Caldaie

I polifosfati svolgono una azione definita chelante, o aggregante, nei confronti delle particelle di calcio e di magnesio: i polifosfati si legano a calcio e magnesio mantenendoli disciolti nell’acqua cosicché circolino nei circuiti per essere espulsi a livello dei rubinetti senza accumularsi e arrecare danni.

Senza l’azione dei polifosfati, calcio e magnesio presenti nell’acqua tenderanno a precipitare e, per effetto dell’elettrolisi favorita dalle alte temperature , tenderanno anche a solidificarsi in particelle bianche di maggior dimensione, il calcare, che con il tempo si accumula.

I polifosfati, quindi, influiscono positivamente facendo scorrere via le particelle minerali da tubature, condutture, valvola a tre vie, scambiatore della caldaia.

Consigli sull’uso della caldaia

I problemi di calcare sono certamente legati fortemente alla presenza di calcio e magnesio nell’acqua che è, quindi, definita dura. Eppure, una maggior formazione di calcare è causata anche dalla temperatura dell’acqua. Maggiore sarà la temperatura a cui imposterete la caldaia e maggiore sarà la formazione della caldaia.

Quanto più calda sarà l’acqua tanto più favorita sarà l’elettrolisi che facilita la solidificazione di calcio e magnesio. I polifosfati per caldaie daranno sicuramente un aiuto, ma dovrete consumarne di più.

Impostate la temperatura dell’acqua calda sanitaria intorno ai 50\55 gradi per limitare i danni da calcare.

Fate eseguire la manutenzione una volta l’anno : uno sguardo tecnico da parte dell’esperto permetterà di individuare il calcare sulle componenti della caldaia, ma anche di intervenire con soluzioni immediate e economiche prima che la situazione divenga grave.

Installazione dei Polifosfati Caldaie

Consigliamo di scegliere prodotti con ampolle a carica di cartucce che possono essere sostituite all’esaurimento con cartucce nuovi di polifosfati. Inoltre, è bene scegliere sistemi con valvola detentrice a monte, a livello degli agganci.

L’installazione prevede che un tecnico applichi l’ampolla sulla tubazione dell’acqua in ingresso alla caldaia cosicché i polifosfati entrino in circolo dentro la caldaia con l’acqua stessa.

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